
Di Lara Vanni
Caius Veiovis è un uomo che ha una particolarità: sostiene di essere un vampiro e discepolo di Satana. Sulla fronte si fa tatuare il numero della Bestia, il 666, oltre a farsi impiantare delle corna in teflon e silicone in modo da assomigliare al suo Maestro. Infine, si fa un piercing con due punte che gli attraversano il setto nasale.
Nasce nel 1980, figlio adottivo di una famiglia di Pittston nel Maine, luogo in cui cresce. Già durante l’adolescenza, emergono in lui diversi problemi di tipo comportamentale. A 20 anni, nel 2000 viene arrestato per aggressione aggravata ad Augusta. Nell’agosto del 1999 insieme a Deanne Jones, la sua fidanzata di soli 16 anni, beve il sangue di un’altra ragazza, consenziente, dopo averla ferita alla schiena con un rasoio durante un rituale. In seguito la vittima viene medicata con 32 punti di sutura, ma non sporge denuncia.
Durante il processo, l’accusa sostiene che il giovane Roy farebbe parte di un gruppo, chiamato Goth, nel quale i componenti si vestono di nero e sono dediti all’autolesionismo e all’assunzione di sangue umano. In aula dichiarerà:
Bevo il mio sangue e quello degli altri, più spesso che posso.
Il suo appartamento è completamente buio con le persiane perennemente abbassate, o con le finestre oscurate, ci sono ossa sparse dappertutto, fotografie di cadaveri appese alle pareti, lame di rasoio, un serpente in una teca e un’ascia. Mentre attende la sentenza, durante il processo si fa impiantare le corna sulla fronte (tre per parte), si fa fare diversi tatuaggi, alcuni dei quali sul volto. Come se non bastasse, si ferisce spesso le braccia con un rasoio, ferite tanto gravi da richiedere circa 200 punti di sutura.
Per questo reato viene condannato a 10 anni, ma la sua permanenza in carcere dura solo 7 anni e mezzo, con un periodo di prova di 4. Nel 2008 esce dal carcere, ma vìola spesso la libertà vigilata: la sua pena si conclude, comunque, l’8 luglio 2010. Nel 2003 fa la prima istanza volta al cambio del nome: vorrebbe chiamarsi “Diszade Trash Horror”. Nella richiesta si dichiara satanista e scrive:
Voglio rompere ogni legame con la chiesa cristiana, e un passo importante verso questo obiettivo è cambiare legalmente il mio nome.
Il cambio di nome viene negato dal giudice. Quindi, avanza una seconda domanda nella Contea di Knox, in cui scrive:
Adottato da piccolo, non ho parenti di sangue e non condivido la nazionalità espressa dal cognome che mi hanno attribuito. E’ stato a lungo un peso per me e sento che il nuovo nome, che ho scelto accuratamente dopo lunga riflessione, rappresenti più correttamente la mia individualità e nazionalità. Questo nome si accorda inoltre con le mie convinzioni religiose.
Questa volta la spunta e cambia il suo nome in Caius Domitius Veiovis. Nel 2011 si trasferisce a Pittsfield, nel Massachusetts, ed entra a far parte degli Hell’s Angels, un gruppo di motociclisti non nuovi a pratiche e riti satanici, i cui membri si sono macchiati di numerosi delitti. Caius, per entrare nelle grazie di un alto esponente della setta, Adam Lee Hall, si rende disponibile per l’omicidio di David Glasser (44 anni), un altro membro colpevole di voler denunciare la setta per satanismo.
Altri due uomini vengono uccisi da Caius, Edward Frampton (58 anni) e Robert Chadwell (47 anni), probabilmente perché testimoni del primo omicidio. I tre uomini, quindi, vengono sequestrati, uccisi, fatti a pezzi e seppelliti nel giardino di una casa privata a Becket nel Massachusetts. Scomparsi da due settimane, dopo varie ricerche la polizia trova i loro resti smembrati il 28 agosto 2011. Molti indizi portano gli inquirenti ad indagare su Caius. Quest’ultimo ha dei complici: Adam Lee Hall (34 anni) e David Chalue (44 anni).
Durante il processo che vede Caius imputato, un testimone racconta che la prima vittima è stata uccisa a colpi di pistola, sventrata con un coltello e infine i suoi resti sono stati tritati. L’uomo si dichiara innocente e, dopo tre anni di isolamento, rifiuta ogni offerta di patteggiamento poiché non ritiene di dover scontare una pena per un fatto che non ha commesso. La sentenza arriva il 27 settembre 2014: giudicato perfettamente sano di mente, Caius viene condannato all’ergastolo. Ascolta in silenzio la sua condanna, ma alla fine fa una dichiarazione:
Voi condannate un innocente. Ci rivedremo tutti all’inferno!
Anche i due complici vengono condannati per omicidio, in un processo separato. Tutti e tre sono stati giudicati anche per intimidazioni, estorsioni e spaccio di cocaina.
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