
Di Paolino Santaniello
Il soggetto passivo del reato è colui che risulta essere titolare del bene o interesse tutelato dalla norma penale. Si può dire che è il soggetto la cui sfera giuridica viene violata da chi commette il reato. Per soggetto passivo non bisogna limitarsi ad intendere il soggetto umano, ma esso può essere identificato sia come persona fisica che giuridica (associazione riconosciuta, società, pubblica amministrazione, ecc.), nonché come concetto astratto riferibile all’intera collettività.
Quindi soggetto passivo è colui che subisce l’offesa tipizzata dal legislatore con la norma penale. La dottrina ha effettuato una classificazione dei reati in relazione ai soggetti passivi:
- Reati a soggetto passivo determinato, in cui il soggetto leso (persona fisica o giuridica ) è concretamente identificabile (es. in caso di omicidio è la persona umana; nella rapina è il proprietario del bene)
- Reati a soggetto passivo indeterminato, detti anche reati vaghi, poiché il soggetto passivo previsto dalla norma è un concetto alquanto astratto e riferibile alla collettività (es. reati contro la fede pubblica)
- Esistono anche reati in cui non è esplicitato un soggetto passivo, essi sono i reati di scopo. Si tratta di figure di reato previste dal legislatore, volte ad assicurare che determinati beni giuridici non vengano nemmeno messi in pericolo. Si pensi al porto abusivo di armi da fuoco, che è un reato di pura condotta in cui manca una vera e propria offesa.
Spesso il soggetto passivo è assunto a elemento tipico della fattispecie, la quale non può concretamente sussistere senza le qualità previste dal legislatore. Chiari esempi possono essere la circonvenzione di incapace, nonché il reato di maltrattamenti in famiglia, per la cui sussistenza è necessario un rapporto di coniugio o convivenza ( e similari )tra agente e soggetto passivo.
In ultima fase, occorre precisare che il concetto di soggetto passivo non è sempre coincidente con quello del cd. “Danneggiato dal reato”. Quest’ultima figura identifica la persona (fisica o giuridica) che subisce le conseguenze dannose del reato, ricavandone un danno patrimoniale o non patrimoniale.
Esempio scolastico quello del reato di omicidio, in cui il soggetto passivo è la persona uccisa in quanto titolare del “bene vita” distrutto dalla condotta, mentre il danneggiato dal reato di omicidio ben può essere il prossimo congiunto, il quale subisce una perdita affettiva rilevante oltre che di una fonte di sostentamento economico (si pensi al padre di famiglia lavoratore, in una famiglia monoreddito).
Tale distinzione ha un forte rilievo pratico, in quanto il danneggiato dal reato è titolare dell’esercizio dell’azione civile nel processo penale ex art. 74 Codice di Procedura Penale.
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