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Ti trovi qui: Home / Scienze Forensi / Criminologia / Sociologia / Talcott Parsons e il Modello AGIL, paradigma per analizzare un Sistema Sociale

Talcott Parsons e il Modello AGIL, paradigma per analizzare un Sistema Sociale

27 Aprile 2017 da Webmaster Lascia un commento

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Di Giulia Panico

Talcott Parsons, sociologo americano, individua una teoria generale dell’azione in cui offre una visione globale di come le società siano strutturate e articolate tra loro.

Innanzitutto, ogni società è divisa in quattro sistemi o sottosistemi:

  1. Sistema culturale (valori): include le tradizioni che hanno origine nei sistemi simbolici condivisi. In questo livello, un concetto centrale è la socializzazione intesa come processo mediante il quale i valori della società sono interiorizzati dai suoi membri.
  2. Sistema sociale (ruoli): pluralità, può significare un insieme di due o più elementi e gli attori possono essere individui o collettività.
  3. Sistema della personalità (motivazioni): l’unità di base è l’attore individuale, a questo livello l’attenzione è puntata sui bisogni, le motivazioni e gli atteggiamenti individuali.
  4. Sistema dell’organismo biologico (capacità): l’unità di base è costituita dall’essere umano inteso in senso biologico: il lato fisico della persona, compreso l’ambiente organico e fisico in cui essa vive.

Questi sistemi sono distinti, ma in realtà sono profondamente integrati. Ogni individuo si muove attraverso la coesione di questi sistemi. Secondo Parsons un sistema è un meccanismo astratto, un principio ordinatore che regola le interazioni sociali sia nella loro riproduzione, sia nel loro mutamento.

Come verifichiamo se siamo di fronte a un sistema?

Un modo per verificare se siamo di fronte ad un sistema è il Modello AGIL (prerequisiti funzionali). Se il sistema rispetta i prerequisiti funzionali siamo di fronte a un sistema, altrimenti non lo è.

L’acronimo AGIL identifica il paradigma elaborato da Talcott Parsons per analizzare un sistema sociale. Esso si fonda sull’assunto centrale che ogni struttura sociale, per garantire la propria continuità, deve risolvere quattro classi di problemi funzionali, indicate dalle lettere dell’acronimo:

A – adaption (funzione adattiva);

G – goal attainment (raggiungimento degli scopi);

I – integration (funzione integrativa);

L – latency (funzione latente).

La funzione adattiva riguarda l’adattamento della struttura sociale al contesto esterno, necessario per il mantenimento del sistema sociale stesso. In breve, l’Adaption concerne il sotto-sistema economico, ossia le strutture che concorrono alla produzione delle risorse necessarie e la divisione del lavoro sociale.

Il Goal Attainment si riferisce al sottosistema politico, ossia all’insieme di sottostrutture che all’interno di un sistema sociale concorrono alla definizione e al perseguimento dei fini ritenuti prioritari (dal capo tribale e la casta dei notabili delle società premoderne, alla struttura di governo, le lobby e le associazioni nelle società moderne).

La funzione integrativa – Integration – concerne la necessaria coerenza tra le scelte e le azioni delle strutture che compongono il sistema sociale (sottosistemi, gruppi, ruoli). Riguarda dunque l’ordine, il funzionamento dei sottosistemi, la garanzia delle aspettative reciproche e l’impiego razionale delle risorse.

Infine, la funzione latente riguarda la trasmissione dei valori, dei modelli e dei ruoli che strutturano una società (modelli culturali), assicurando che vengano interiorizzati da tutti i membri del sistema sociale. La Latency è quindi l’insieme di strutture (famiglia, scuola) e di reti (gruppo dei pari, gruppo di lavoro) che permette a un nuovo membro di acquisire modelli comportamentali e valoriali, adatti ai ruoli e corrispondenti ai modelli della società.

Le prime due funzioni sono tese al cambiamento, le ultime due concorrono al mantenimento e alla conservazione dello status quo. Inoltre, se in condizioni di equilibrio il controllo sociale è affidato alle strutture attinenti alla Latency, quando intervengono cambiamenti o situazioni di crisi il controllo investe maggiormente in strutture normative. Ma tra questi sistemi è il sistema culturale a dominare sugli altri, influenzando il sistema sociale e penetrando negli individui, portandoli ad adeguarsi alla cultura a cui appartengono e a seguire le regole del sistema sociale.

Cosa succede quando avviene un cambiamento in uno di questi sistemi?

Il cambiamento si ripercuote sulle altre istituzioni collegate e trasforma il loro ambiente, che si modifica per reazione al mutamento ambientale. Il tipo e l’intensità della risposta alla sfida dell’ambiente dipendono dalla capacità del sistema di percepire e valutare i mutamenti esterni, di mobilitare le proprie risorse e di organizzare la propria reazione. Il mutamento del sistema non dipende solo dalla capacità di rispondere alle sfide che provengono dall’ambiente esterno, ma anche dal modo di affrontare le tensioni e i conflitti che si sviluppano al loro interno. Durante la fase di mutamento, la società trova delle soluzioni e quindi si evolve.

Diverse sono state nel corso del tempo le critiche mosse a Parsons, in particolare molte riguardano l’applicazione del modello AGIL alla sfera privata. Parsons, infatti, presuppone che sia il padre, con la sua leadership strumentale, a risolvere i problemi di adattamento, essendo il principale percettore di reddito. È sempre il padre a prendere le decisioni più importanti, assolvendo così la funzione di raggiungimento dei fini, ed è lui che svolge il ruolo dominante nel coordinare e regolare i rapporti al fine di mantenere integrato il sistema. Le funzioni principali della madre, alla quale è attribuita la leadership espressiva, sono quelle di trasmettere i valori familiari ai figli e di creare e mantenere un’atmosfera priva di tensioni. Di conseguenza le relazioni familiari, pur improntate su valori gerarchici e autoritari, attribuivano importanza prioritaria alla dimensione affettiva rappresentata dalla madre e moglie amorevole (Lombardi 2008).

Altre critiche hanno riguardato la concezione secondo cui, se ogni elemento serve perché esiste, nulla va cambiato e quindi bisogna preservare la condizione attuale. Un’altra critica riguarda il modo in cui Parsons affronta la realtà dell’individuo che per lui è comunque passivo e socialmente determinato.

In definitiva, bisogna considerare che l’intento dell’autore è quello di voler proporre un modello analitico che fornisca la possibilità di studiare l’evoluzione e il cambiamento all’interno dell’ordine dei sistemi sociali.

© Riproduzione riservata

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