
Luciano Lutring è stato un criminale, scrittore e pittore italiano. La sua fama nacque nella Milano degli Anni ’60. Soprannominato Il solista del mitra per la sua usanza di nascondere il fucile mitragliatore nella custodia di un violino, concluse centinaia di rapine fra Italia e Francia, per un bottino totale, da lui stimato, attorno ai 30 miliardi delle vecchie lire. Secondo il suo racconto, compì la sua prima rapina in maniera del tutto casuale:
Un giorno mia zia mi chiese di andare a pagare una bolletta alle poste. Io andai. Ma l’impiegato era lento e detti un pugno sul bancone. Nel movimento si vide la finta pistola che portavo sotto la cintura. L’impiegato credette che fosse una rapina e mi consegnò i soldi. Io pensai: “È così facile?”. E me ne andai col bottino.
La figura di Lutring è diventata leggendaria, assieme al suo stile di vita da latitante tra grandi alberghi, auto costose e belle donne. La sua attitudine da “ladro gentiluomo” e le celebri frasi in dialetto milanese, pronunciate sui luoghi dei crimini, hanno contribuito a renderlo un personaggio molto popolare. Definito, sia in Italia che in Francia, “nemico pubblico numero uno”, per anni è riuscito ad eludere le polizie europee.
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