
La Dichiarazione di Ginevra dei Diritti del Fanciullo è un documento redatto nel 1924 dalla Società delle Nazioni Unite, in seguito alle devastanti conseguenze che la Prima guerra mondiale produsse in particolare sui bambini.
Per redigerlo, la Società delle Nazioni fece riferimento alla Carta dei Diritti del Bambino scritta nel 1923 da Eglantyne Jebb, dama della Croce rossa, la quale nel 1919 fondò Save the Children.
Successivamente, con l’istituzione dell’ONU, la dichiarazione è stata approvata il 20 Novembre 1959 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Dopo questa solenne deliberazione, l’Assemblea incaricò il Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente la Dichiarazione e, a tal uopo, di pubblicarne e distribuirne il testo in tutte le lingue gli fosse possibile, avvalendosi di ogni mezzo a sua disposizione.
Nel 1989 è stata revisionata, quando ad essa ha fatto seguire la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia. Questo documento in realtà non è vincolante per i singoli Stati, ciò significa che non ha valore giuridico e tanto meno nel diritto internazionale, ma impegna i Paesi membri soltanto da un punto di vista morale.
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