Con 237 Sì, 5 No e 102 astenuti, la Camera ha approvato in via definitiva la legge che punisce con la reclusione da 2 a 6 anni, oltre a 6.000 euro di multa, l’incitamento all’odio razziale che si fonda “in tutto o in parte sulla negazione della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra”.
Con l’introduzione del comma 3 bis all’art. 3 della Legge n. 654 del 13 ottobre 1975 (e successive modifiche) si dispone l’applicazione della pena:
Da due a sei anni se la propaganda, ovvero l’istigazione e l’incitamento commessi in modo che derivi concreto pericolo di diffusione, si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah, o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello Statuto della Corte penale internazionale.
La negazione dell’Olocausto diventa un’aggravante, aggiunta alla legge Mancino, rispetto ai reati di discriminazione razziale e di stampo xenofobo.
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