
Il 25 Giugno 2009, 18 giorni prima dell’inizio dei concerti di Londra, mentre si trova in una villa presa in affitto a Holmby Hills a Los Angeles, Michael Jackson muore a causa di un arresto cardiaco in seguito a un’intossicazione acuta da propofol, un potente anestetico somministratogli da un medico sotto contratto con la AEG, Conrad Murray.
La morte di Michael Jackson è stata definita l’“evento mediatico più grande di sempre” e molti siti internet andarono in crash sotto il peso delle continue ricerche riguardanti l’artista. La cerimonia funebre pubblica, tenutasi il 7 luglio allo Staples Center, venne seguita da un’audience stimata tra i 2,5 e i 3 miliardi di persone in tutto il mondo, rendendola la trasmissione televisiva e l’evento in streaming-on line più visto della storia.
Il 3 settembre successivo venne organizzata una cerimonia funebre in forma privata al Forest Lawn Memorial Park di Glendale, il cimitero delle celebrità dove il corpo di Jackson è stato sepolto. Le vendite dei suoi album superarono gli 8 milioni di copie negli Stati Uniti e i 30 milioni nel resto del mondo, facendo di Jackson l’artista più venduto del 2009.
L’eredità del re del pop, circa 1 miliardo di dollari con circa 500 milioni di debiti, andò a sua madre Katherine, ai tre figli e a delle associazioni benefiche. Niente al padre, a causa dei dissensi tra i due.
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