
Il tristemente noto serial killer di Long Island, che nel corso di 20 anni avrebbe ucciso da 10 a 16 donne, sarebbe stato individuato grazie al cartone di una pizza. Ne è convinta la Procura della Contea di Suffolk, che in questi giorni a Midtown Manhattan ha arrestato Rex Heuermann. Secondo gli inquirenti e il Grand jury, che ha formalizzato le accuse nei suoi confronti, l’architetto 59enne sarebbe l’autore di almeno tre omicidi.
L’incriminazione dell’uomo fa riferimento a 3 (Megan Waterman, Melissa Barthelemy e Amber Costello) delle cosiddette “Gilgo Four”, quattro donne ritrovate morte nella città balneare dello Stato di New York nel 2010. Tutte presentavano i medesimi segni di violenza e per questo si è ipotizzato siano state uccise dalla stessa persona. Inoltre, nei mesi successivi sono stati recuperati i resti di altre sette vittime, cosa che ha fatto crescere la paura nei confronti del sanguinario serial killer, noto anche come LISK, Gilgo Beach Killer e Craigslist Ripper.
Stando a quanto riportato dagli investigatori, a risultare determinante al fine di individuare l’assassino seriale è stato il cartone di una pizza recuperato a Manhattan, probabilmente durante un pedinamento: la polizia avrebbe usato il DNA rinvenuto sul contenitore per confrontarlo con le tracce presenti sulle vittime. Il DNA di Heuermann combacerebbe con quello trovato su almeno tre delle donne uccise, motivo per cui al momento l’uomo è incriminato solo di tre dei quattro omicidi legati alle Gilgo Four. L’architetto si è proclamato innocente, ma il giudice ha convalidato l’arresto nella giornata di venerdì 15 luglio 2023. Contro di lui ci sarebbero anche altri elementi: il traffico telefonico lo collegherebbe alle vittime e tutti i delitti sarebbero avvenuti in periodi in cui la moglie e i figli erano fuori casa.
L’omicidio di Maureen Brainard-Barnes risale al 2007, quello di Melissa Barthelemy al 2009, le morti di Megan Waterman e Amber Costello al 2010. Come per altri casi di cronaca nera, anche la vicenda del serial killer di Long Island è stata raccontata attraverso documentari, film e serie tv. Tra i prodotti più recenti c’è il film distribuito da Netflix, Lost Girls, incentrato sulla scomparsa di Shannan Gilbert e i tentativi della madre Mari di ritrovarla.
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