Il corpo di Annarita Curina, skipper trentunenne, venne ritrovato da un gruppo di pescatori il 28 Giugno 1988, al largo di Marzocca di Senigallia, nel Mar Adriatico. Il cadavere, ancora legato ad un’ancora di 17 kg, si presentava dilaniato da colpi di machete.
Indagati per omicidio dal sostituto procuratore Marcello Monteleone, furono Filippo De Cristofaro, 34 anni, playboy ed ex ballerino, e la sua giovane fidanzata olandese, Diane Beyer, di soli 17 anni. I due, con l’idea di una fuga romantica verso le Baleari, affittarono il catamarano della Curina e la uccisero per impossessarsene.

In un primo momento Diane confessò l’omicidio scatenato dalla gelosia, ma in un secondo interrogatorio ritrattò spiegando di aver addormentato la skipper con il Valium e di averla colpita con un fendente al fianco. Sarebbe stato De Cristoforo a finirla, a colpi di machete alla testa, il 10 Giugno 1988.
L’uomo, dal carattere violento e manipolatore, venne condannato all’ergastolo dalla Corte di Cassazione il 15 Giugno 1991, mentre Diane Beyer scontò sei anni e mezzo di reclusione.
Nel Luglio del 2007 Filippo De Cristofaro evase dal carcere milanese di Opera ma, catturato in Agosto ad Utrecht, venne estradato in Italia, dove tornò dietro le sbarre. Nel 2014 l’uomo scappò nuovamente, stavolta dal carcere di Porto Azzurro. La Beyer, che oggi ha 39 anni, vive in Olanda, dove si è sposata ed è diventata madre. Il 20 Maggio 2016 il De Cristofaro viene rintracciato e arrestato in Portogallo dalla polizia italiana.

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