• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Il Giornale
  • Il Team
  • Come evitare Truffe e Raggiri
  • Archivio
  • Galleria
  • Scritto da Voi
  • Contattaci

Scena Criminis

L'Informazione al servizio della Legalità

  • ItalianoItaliano
    • ItalianoItaliano
    • EnglishEnglish
    • EspañolEspañol
  • News & Storia
    • News
    • Criminalità Organizzata
    • Parole Criminali
    • Storia Criminale
    • Violenza di Genere
  • Citazioni, Interviste e Video
    • Citazioni
    • Le Interviste
    • Video
  • Crimine & Arte
    • L’occhio che uccide: Cinema e Crimine
    • Violent Art
    • Ritratti Criminali
    • Consigli Bibliografici
  • Delitti & Biografie Criminali
    • Caserta: Crimini dal Passato
    • Biografie Criminali
    • Istantanee da un Delitto
    • Misteri e Delitti Irrisolti
    • Most Wanted
    • Serial Killer
  • Scienze Forensi
    • Criminalistica
      • Colpo in canna: Fucili e Pistole
    • Criminologia
      • Psicologia
      • Sociologia
    • Diritto
    • Comunicazione Non Verbale
Ti trovi qui:Home / Scienze Forensi / Da abusate ad abusanti: correlazioni e predisposizioni nella Pedofilia Femminile

Da abusate ad abusanti: correlazioni e predisposizioni nella Pedofilia Femminile

19 Aprile 2018 da Webmaster 1 commento

0Shares

 10,160 total views,  3 views today

Di Cristina Casella

La condotta di abusante può trovare spiegazione nelle relazioni traumatiche sostenute con il mondo adulto. Il comportamento deviante, infatti, è rintracciabile in vecchi traumi non riconosciuti come tali dalla vittima. I traumi possono bloccare ed ostacolare un corretto sviluppo della personalità, facendo irruzione improvvisamente nella vita adulta e relegando il comportamento sessuale all’interno di schemi infantili.

La donna abusante, quindi, è colei che non ha ricevuto abbastanza protezione durante la sua infanzia e che, attraverso meccanismi di ripetizione e di identificazione con l’aggressore, tende a infliggere le stesse sevizie a cui è stata sottoposta. Scavando nel passato di queste donne, madri e non, emergono quasi sempre storie di maltrattamenti, umiliazioni e violenze sessuali.

Recenti studi hanno dimostrato che il processo di identificazione con l’aggressore non è un semplice meccanismo di difesa attuato dalla vittima d’abuso, ma è supportato dalla presenza dei cosiddetti “neuroni a specchio”. Infatti, i circuiti neuronali attivi nel soggetto che compie un’azione, sono gli stessi che – automaticamente – si attivano nel soggetto osservante.

Da qui nasce la teoria dell’“abusatore abusato”, secondo cui l’adulto replica esattamente quanto ha subito da bambino (identificazione con l’aggressore). Per mezzo dell’atto perverso, riesce ad ottenere potere e trionfo proprio in ciò in cui era stato vittimizzato. Sembrerebbe chiaro che le vittime di abuso sessuale infantile agiscano per ridurre gli effetti del trauma, cercando di superare il senso di impotenza e cancellando l’immagine negativa di se stessi. Attraverso la perpetrazione dell’abuso, il soggetto afferma il proprio controllo su altre persone, allontanando i vissuti destrutturanti.

Ad ogni modo, le sole esperienze sessuali sperimentate in età precoce non sono in grado di sostenere l’ipotesi di disadattamento. Per tale motivo, bisognerà associare gli agiti ad altri fattori, come la violenza coniugata agli atti sessuali, il sesso dell’abusante e la relazione che quest’ultimo intrattiene con la vittima. Secondo Ward et al. (2005) risulta di fondamentale importanza la valutazione dei fattori eziologici distali e prossimali. I primi, ereditari e legati ad esperienze precoci di sviluppo, contribuiscono a rendere il soggetto vulnerabile, guidandolo – così – verso il reato. I fattori prossimali, invece, comprendono gli stati psicologici ed affettivi, assieme ad eventi e situazioni scatenanti.

Si può affermare, dunque, che la comunanza di vissuti traumatici infantili tra le female sexual offenders, non comporta una univocità di atti comportamentali, in quanto ciascuna di esse agisce secondo la specificità dei bisogni da soddisfare.

Un esempio è rappresentato dalla seguente classificazione:

  1. Gestire il potere e il controllo: la condizione di vittimizzazione subita nell’infanzia, fa sì che queste donne siano alla costante ricerca di dominio e controllo. L’abuso, difatti, diventa l’unico mezzo attraverso il quale esercitare il potere.
  2. Dire alle proprie vittime che l’abuso è l’espressione del loro amore: il blocco dello sviluppo psicosessuale delle donne abusanti impedisce loro di stabilire relazioni affettive con i partner adulti. L’unica fonte di gratificazione sessuale deriva dall’abuso perpetrato sui bambini.
  3. Percepire in maniera distorta il desiderio di affetto del minore interpretandolo come interesse sessuale: la percezione distorta è ricollegabile alle esperienze di contatto fisico, vicinanza e rassicurazione richieste dal bambino. Queste ultime vengono decodificate dall’abusante come desiderio di propinquità sessuale. Gli stessi bambini faticano a distinguere le varie tipologie di comportamento, labili a tal punto da mescolare abuso ed affetto.
  4. Soddisfare i propri bisogni emozionali.
  5. Paura di violenza da parte del partner: spesso le donne assistono e/o partecipano all’abuso assieme al partner, senza accennare ad alcuna forma di resistenza, poiché terrorizzate dall’idea che eventuali comportamenti violenti possano riversarsi su di loro.
  6. Compiacere il partner per timore di essere abbandonate: le offenders nutrono assoluta devozione nei confronti del partner. Ciò è dovuto al forte senso di inadeguatezza e alla mancanza di autonomia, dunque la relazione di coppia sembra essere l’unico appiglio al quale ancorarsi.
  7. Vendetta per l’abuso che loro stesse hanno subito: i traumi subiti in passato trovano sfogo nell’umiliazione della vittima mediante l’atto perverso.
  8. Gelosia: è questo il caso delle madri che si servono dell’abuso per rivendicare il possesso sul corpo dei figli.
  9. Soldi: in questa categoria, rientrano quelle donne che mercificano adolescenti e bambini al fine di realizzare filmati e foto da inserire nel circuito della pedopornografia.
  10. Rabbia: il riconoscimento delle proprie fragilità, unito al forte rancore verso sé stesse, produce un senso di rabbia auto ed etero diretta.

Dallo studio di casi clinici, è stato possibile delineare altre motivazioni che spingono le donne ad abusare:

  • Associando il genere maschile al concetto di pericolosità, si sentono maggiormente «sicure» nell’indirizzare le proprie scelte verso i bambini.
  • Presentano disturbi psicopatologici, in maniera lieve o moderata.
  • Queste donne hanno evidenti difficoltà di relazione col partner. I loro vissuti raccontano storie di matrimoni falliti e convivenze problematiche. Spesso sono oggetto di maltrattamenti fisici e sessuali ad opera di uomini particolarmente violenti.

Ogni agito sessuale femminile presenta una sua univocità strettamente correlata ad una serie di fattori personali, maturati all’interno di specifiche situazioni ambientali. Per questo motivo, la motivazione che spinge al comportamento abusante non può ritenersi unica.

© Riproduzione riservata

Related posts:

Trastorno Esquizoide de la Personalidad
Papa Francesco istituisce la Commissione per la Riforma del Processo Matrimoniale Canonico
[ Esposto ]
La Criminalità Minorile. Strategie e Tecniche per l'Intervento e l'Orientamento
0Shares

Archiviato in:Criminologia, Scienze Forensi

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Prof. Matteo Villanova dice

    22 Aprile 2018 alle 19:21

    Mi fa piacere leggere contenuti e linguaggio che diffondo ormai da anni e trovarmi in sinergia, potrebbe avviarsi una collaborazione presso l’Osservatorio che dirigo a Roma Tre.
    Sono in sms su Whatsupp al 3351031230.

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Primary Sidebar

Effettua una donazione per sostenere le nostre attività

Banner

Resta aggiornato in tempo reale

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Loading

Seguici

  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • YouTube

Cerca nel sito

L’uso sicuro e consapevole del Web

Categorie Articoli

Ultimi articoli

La morte di Wilma Montesi: un Giallo irrisolto che investì gli uomini più potenti del Paese

7 Marzo 2021 By Webmaster Lascia un commento

Gratteri e Nicaso: storia segreta della ‘ndrangheta, una lunga e oscura vicenda di sangue e potere

6 Marzo 2021 By Webmaster Lascia un commento

Gary Michael Heidnik, l’Assassino delle Schiave Sessuali

5 Marzo 2021 By Webmaster Lascia un commento

Info

  • Contatti Commerciali
  • Disclaimer

Tag

aforismi aforismi scena criminis America Armi arresto assassino attenzione blood cadavere carabinieri carcere citazioni condanna crime crimen crime scene criminal criminalità criminalità organizzata criminalìstica crimine criminólogia delitti delitto diritto frasi celebri homicide Italia Italy killer mafia morte omicidio polizia processo psicólogia quotes reato Roma scena criminis scena del crimine sociologia US USA violenza

Footer

Privacy Policy
Cookie Policy

Scena Criminis ha l’obiettivo di riunire – attorno ad una “tavola rotonda” – addetti ai lavori, studiosi, appassionati e semplici curiosi, che vogliano confrontarsi, aggiornarsi e trovare nuovi stimoli.

La Community sulle Scienze Forensi più grande d’Italia che raccoglie news, approfondimenti, curiosità e contributi su Criminologia, Criminalistica, Cronaca nera e Diritto.

Scena Criminis è anche un’Associazione Onlus, attiva in tutta la provincia di Caserta, che ha 3 scopi fondamentali: Difesa della Legalità, Lotta ad ogni forma di violenza ed Educazione alle differenze di genere.

Seguici

  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • YouTube

Instagram

scenacriminis

#networking #criminology #criminalistics #law 😎
Ci trovi anche su Facebook, Twitter e Youtube. 😉
Scena Criminis: un Crimine non seguirci! 😷👮🕵

scenacriminis
#Hopper e #Tarantino: magnifica! 🤩 #Hopper e #Tarantino: magnifica! 🤩
Sistemi di sicurezza di un certo livello... 😆 Sistemi di sicurezza di un certo livello... 😆
Autoritratto malato di Alzheimer 😔 Autoritratto malato di Alzheimer 😔
Fondamentali tecniche di rilassamento... 😜 Fondamentali tecniche di rilassamento... 😜
Parole sante... 👊 Parole sante... 👊
www.scenacriminis.it 🤔 www.scenacriminis.it 🤔
Cosa vedete in questa foto? 🤔 Cosa vedete in questa foto? 🤔
Mamme... 😆 Mamme... 😆
You look fine 😍 You look fine 😍
Carica altro… Segui su Instagram

Copyright Scena Criminis Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 849 del 26/04/2016 © 2021 ·

Direttore Responsabile: Gianfrancesco Coppo

Created by BDM | Accedi