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La Tossicologia forense nasce storicamente per soddisfare le esigenze della perizia giudiziaria in tema di sospetto veneficio, da ciò deriva il suo stretto legame con la Medicina Legale. Si tratta quindi di una applicazione della tossicologia, in situazioni che assumono o possono assumere rilevanza giuridica.
E’ una scienza che studia droghe, veleni e le implicazioni mediche e legali associate all’uso di questi. Al fine di rispondere motivatamente ai quesiti posti dalla Magistratura, al tossicologo forense sono richieste approfondite conoscenze di tossicologia, farmacologia, chimica analitica, nonché la capacità di interpretare i risultati prodotti alla luce di ben precisi riferimenti normativi.
I campioni biologici studiati possono essere quelli ematici, l’urina, il fluido orale o le formazioni pilifere. Queste ultime sono analizzate, quando il tempo trascorso tra ultima assunzione ed il prelievo è talmente prolungato da rendere inutile l’analisi degli altri campioni biologici.
Prassi comune è anche il controllo dell’assunzione di alcool, droghe e altre sostanze da abuso, allo scopo di evidenziare le eventuali alterazioni indotte del comportamento o delle prestazioni psicofisiche.
In questo modo vengono svelati anche i casi di doping, di guida in stato di ebbrezza e l’utilizzo di sostanze stupefacenti.
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