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Nicola Tanno, alla fine ha vinto la sua battaglia, anche se ci ha rimesso un occhio nel vero senso della parola. Tre anni fa, a Barcellona, all’ex studente italiano la polizia sparò un proiettile di gomma in faccia mentre, insieme a migliaia di persone, stava festeggiando in strada la vittoria della Spagna ai mondiali di calcio. All’improvviso però la felicità si trasformò in tragedia.
Grazie all’associazione Stop bales de goma, fondata dal giovane italiano insieme ad altre vittime, il parlamento catalano ha deciso che, dal 30 aprile 2014, i Mossos d’Esquadra, agenti della polizia locale, dovranno dire addio ai proiettili di caucciù. Resta in uso un altro tipo di proiettile, meno lesivo, che venne introdotto proprio per limitare l’uso di quello più pericoloso. In corso c’è un altro procedimento giudiziario, che riguarda i danni patiti dal ragazzo:
Voglio che i responsabili vengano individuati, sia chi ha sparato che chi ha dato l’ordine. Pretendo delle scuse. Poi forse potrò perdonare chi mi ha fatto questo…
Il giudice spagnolo ha archiviato il caso poiché non è stato possibile individuare con certezza chi abbia sparato. Ma la stessa sentenza parla chiaro: a sparare è stato un poliziotto. Per questo, ora toccherà alla giustizia civile risarcire Nicola Tanno.
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