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Domenica scorsa a Chambéry, in Francia, i doganieri hanno fermato un’auto con targa diplomatica del Vaticano. A bordo, hanno scoperto 4 Kg di cocaina e circa 200 grammi di marijuana nascosti tra i bagagli.
L’automobile è risultata essere di proprietà del Cardinale argentino Jorge María Mejía, 91 anni, bibliotecario emerito del Vaticano. I due passeggeri però non hanno nulla a che fare con la Santa Sede, si tratta di due italiani di 30 e 41 anni, che avevano ricevuto le chiavi della vettura dal segretario particolare del Cardinale per sottoporre il veicolo a regolare revisione.
Dalle prime indagini, risulta che i due ne avrebbero approfittato per recarsi in Spagna a comprare della droga da portare in Italia. Erano convinti che viaggiare su un veicolo diplomatico, per giunta del Vaticano, li avrebbe tenuti al riparo dai controlli.
Per fortuna, così non è stato. I due presunti trafficanti sono stati posti in stato di fermo per 48 ore, già prorogato a 96. Durante questo periodo, dovranno comparire davanti ad un magistrato con l’accusa di traffico di stupefacenti.
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