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A Gallarate, in provincia di Varese, nei pressi del tribunale un furgone della polizia penitenziaria è stato assaltato da un commando armato. Il boss della ‘ndrangheta Domenico Cutrì, che stava per essere trasferito al tribunale cittadino, è riuscito a evadere. L’uomo, 32 anni, nato a Legnano ma di origini calabresi, era detenuto nel carcere di Busto Arsizio dal 2006 per l’omicidio del giovane polacco Luchasz Kobrzeniecki, avvenuto a Trecate la sera del 16 giugno 2006.
C’è stata una sparatoria in cui un componente della banda, il fratello di Cutrì, è morto mentre due agenti sono rimasti feriti. L’agguato è avvenuto in viale Milano. Il corpo del bandito è stato scaricato per strada nei pressi dell’ospedale di Magenta. Quando gli agenti sono scesi dal furgone, si sono trovati davanti un commando composto da quattro persone. Una di queste ha preso un ostaggio e ha intimato di liberare il detenuto; un altro ha spruzzato negli occhi di un agente dello spray al peperoncino.
Le forze dell’ordine sono impegnate a tutto campo nella ricerca dei malviventi, che secondo le prime testimonianze sarebbero fuggiti a bordo di una C3 di colore nero. L’auto è stata avvistata tra Magenta e Legnano, mentre l’altra vettura utilizzata dai banditi è stata abbandonata con a bordo alcune armi. Le ricerche si estendono anche in Calabria dove il Cutrì potrebbe aver trovato rifugio.
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